Periodico semestrale – N. 25 del mese di novembre 2001
Edito da: Società per gli Studi
Naturalistici della Romagna
con sede in Piazza Zangheri, 6 47023 Cesena (FC)
Segreteria: C.P. 143
48012 Bagnacavallo (RA)
Spedizione in Abbonamento Postale, Art. 2, Comma 20, Lett. C,
Legge 662 del 23/12/96
Sommario
Attività sociali ……………….…………………………………… |
pag. 3 |
Biblioteca sociale …………………………………………………. |
pag. 3 |
Internet ……………………………………………………………. |
pag. 4 |
Corsi e conferenze ………………………………………………… |
pag. 5 |
Avviso Importante ……………………………………………… |
pag. 5 |
Serate di diapositive ………………………………………………. |
pag. 6 |
Quaderni …………………………………………………………... |
pag. 6 |
Nuovi Soci ………………………………………………………… |
pag. 7 |
Viaggi e ricerche dei Soci: Appunti su un viaggio in Iran, di Gianfranco Sama …………….... ……………………………………………………… |
pag. 8 |
Viaggi e ricerche dei Soci: Notizie in breve …………………………………………………… |
pag. 11 |
I grandi Naturalisti di Romagna : Elenco dei Naturalisti ricordati nei primi 25 Notiziari …………… |
pag. 12 |
I° Meeting internazionale di curculiO……………...……….. |
pag. 13 |
Ancora sul Museo Ornitologico e di Scienze Naturali di Ravenna .. |
pag. 13 |
Recensioni ………………………………………………………... |
pag. 14 |
Biblioromagna ……………………………………………………. |
pag. 15 |
Direttore
responsabile Sandro Bassi
Impaginato da F.
Pederzani e L.
Melloni
Fotocomposto
in proprio.
NOTIZIARIO N° 25
Attivita’
Sociali
"Magnazza" d'autunno
Il 14 ottobre si è svolta la tradizionale "Magnazza" d'autunno, cui hanno partecipato oltre 70 soci, familiari ed amici. Il Ristorante prescelto è stato, come già più volte in passato, il Ristorante PAIA del Punto Verde di Villa Inferno di Cervia, che ha riservato l'intero esercizio alle nostre esigenze e ci ha praticato un prezzo ragionevole. Ringraziamo il socio Walter Pagliacci il quale, come già molte altre volte, ha curato l'organizzazione, occupandosi dei contatti col gestore e della raccolta delle prenotazioni e dei pagamenti. Ringraziamo anche la sua gentile Signora !
Biblioteca
sociale
Grazie all'interessamento del Socio Dino Scaravelli, abbiamo trasferito alla biblioteca sociale di Bagnacavallo i numeri delle riviste pervenuti alla Società in cambio del Quaderno nei primi anni, cioè fino al 1996. Queste riviste erano ospitate presso il Museo di Scienze naturali di Cesena (Piazza Zangheri, 6), già Istituto per la conservazione dei materiali naturalistici della Romagna, in cui la nostra Società ha per statuto la sede legale. Le riviste pervenute dopo il 1996 si trovavano già nella biblioteca di Bagnacavallo; la riunificazione era doverosa per evitare la dispersione delle diverse annate in più luoghi. I libri del primo nucleo della biblioteca sociale, pure presso il Museo di Cesena, sono stati in parte trasferiti a Bagnacavallo, mentre per gli altri si deciderà la futura destinazione, d’accordo col Museo di Cesena.
Si rammenta che la biblioteca è aperta a tutti i soci. Essa si trova nella scuola "Graziani" di Bagnacavallo ed è accessibile normalmente di mattina, contattando la Bibliotecaria o accordandosi col Vice-Preside, il nostro socio Prof. Cesare Tabanelli.
Donazioni
per la bibloteca
- Il Prof. Augusto
Vigna-Taglianti, dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza",
Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo, ci ha fatto omaggio di tutti i
numeri mancanti della rivista "Fragmenta Entomologica", che ora
possediamo praticamente completa dal primo numero, nella biblioteca sociale.
Ringraziamo il Prof. Vigna-Taglianti per il dono gradito e per il segno di
amicizia e di fiducia nella nostra Società.
- Il Sig. Carlo Bordon di
Maracay (Venezuela), amico di numerosi consoci e punto di riferimento per
quanti intendono organizzare spedizioni naturalistiche in Venezuela, ha donato
alla biblioteca sociale tutti gli estratti dei suoi numerosi scritti
scientifici e divulgativi riguardanti studi tassonomici, ricerche
bio-speleologiche ed ecologiche compiute in Venezuela. Le opere sono in lingua
spagnola, ma facilmente comprensibili anche ai non esperti di questa lingua.
- Il socio e membro del
Direttivo sociale Raffaele Gattelli, autore della pregevole pubblicazione sugli
anfibi italiani "L'invisibile popolo del fango" [Calderini Edagricole, 2001,
272 pp.] ne ha donato una copia alla biblioteca sociale.
- Ci sono pervenuti numerosi
estratti di pubblicazioni naturalistiche da parte di vari soci che non possiamo
ringraziare singolarmente: tutti i soci che pubblicano lavori scientifici
dovrebbero seguirne l'esempio ed arricchire in tal modo il patrimonio sociale !
Internet
Il nostro sito internet http://www.linknet.it/ssnr fornisce informazioni per quanto possibile
aggiornate sulla Società, ed inoltre:
- situazione aggiornata
della biblioteca sociale: elenco dei libri ed estratti, testate delle riviste e
numeri disponibili;
- indice di tutti gli
articoli apparsi sul Quaderno, da quando esiste, disponibile anche nella
versione inglese;
- collegamento ad altri siti
naturalistici della Romagna, alcuni dei quali purtroppo, soprattutto quelli
gestiti da Enti pubblici, cambiano spesso indirizzo e non sono sempre
raggiungibili;
- notizie varie, su corsi,
conferenze e sulle tradizionali "Magnazze".
Alcuni soci hanno gradito le
informazioni su siti internet di utilità pratica, nel Notiziario n. 23 del
dicembre 2000. Aggiungiamo qualche altra
informazione:
http://www.calle.com/world è un sito che contiene
informazioni su 2.880.532 (in data odierna) città e villaggi di tutto il mondo,
catalogati per nazione. Ci sono dati di varia natura e collegamenti ad
eventuali siti specifici della località, cartografia, immagini, ecc. Per molte
località sono disponibili anche informazioni aggiornate sulle precipitazioni,
ecc. Un sito analogo è http://www.nima.mil soprattutto dedicato alle informazioni
cartografiche.
http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm
permette di eseguire una ricerca
globale su un gran numero di
biblioteche italiane, conoscendo anche solo il nome dell'autore o qualche altra
notizia parziale sull'opera cercata; si raccomanda l'uso di questo sito da
parte degli autori di articoli con riferimenti bibliografici incompleti:
spesso i riferimenti sono privi dei dati necessari, secondo il nostro standard
editoriale, come: nome dell'editore, città, numero di pagine, ecc.; anche il
titolo esatto della pubblicazione può essere verificato.
Domandiamo ai lettori: Avete
scoperto qualche sito utile per naturalisti, biologi o viaggiatori ? Per
piacere, comunicateli a luigi.melloni@libero.it o pederzani@linknet.it o r-fabbri@libero.it
.
Cercheremo di metterli a disposizione di tutti i soci ! (La Redazione)
Corsi
e conferenze sulle scienze naturali
A tutti i soci è stato spedito il programma degli "Incontri con la Natura" organizzati in novembre dal WWF di Cesena, assieme alla nostra Società. I quattro incontri della serie VITA AQUAE si sono svolti con grande successo, dovuto soprattutto all'impegno organizzativo del socio Ivano Togni.
Quest'anno non abbiamo organizzato incontri nell'aula magna di "Casa Matha"di Ravenna, perché le otto conferenze programmate dal coordinatore della sezione naturalistica prof. Giovanni Gabbianelli coprono già la disponibilità della sala fino a fine gennaio 2002. Nello scorso anno accademico, gli incontri programmati da febbraio in avanti furono molto disturbati da frequenti spostamenti di data ed orario per indisponibilità dell'aula, tanto che fummo costretti ad interrompere il corso di botanica nell'aprile 2001. Il programma 2001-2002 dell' "Area dell'Ambiente" di "Casa Matha" è consultabile nel nostro sito internet.
Avviso
Importante Si rammenta
quanto deciso dall'Assemblea dello scorso aprile 2001 e riportato a pag. 4
del precedente Notiziario n. 24 : La quota
sociale 2002 sarà di 18 Euro. L'aumento è stato deciso dall'Assemblea,
indipendentemente dal cambio moneta Lira/Euro, perché la vecchia quota di
Lire 30.000, ferma dai primi anni '90, è stata giudicata insufficiente. Dal 1
gennaio 2002 i pagamenti a mezzo c.c.p. dovranno essere in Euro e la cifra da
versare sarà quella stabilita dall'Assemblea. Tuttavia, per tenere conto che
alcuni soci avevano già da tempo versato la quota per più anni, sulla base di
Lire 30.000 anche per il 2002, e che alcuni nuovi soci di questi ultimi
giorni del 2001 si sono iscritti per il 2002 versando Lire 30.000, si è deciso di consentire a tutti i Soci
di rinnovare la quota 2002 entro il 31 dicembre 2001 versando Lire 30.000
(anziché 18 Euro come sarà dal 1 gennaio). Tutti coloro che pagheranno la
quota entro l'anno, potranno così godere di un piccolo sconto. I Soci morosi
sono pregati di regolarizzare la loro posizione entro il 31 dicembre. Dal
2002 la regolarizzazione delle quote arretrate sarà eseguita versando
l'equivalente in Euro degli importi arretrati dovuti, e ciò comporterà
qualche calcolo in più ed il versamento di importi non "a cifra
tonda" con qualche piccola complicazione per il Tesoriere. |
Serate
di diapositive
Per visionare diapositive naturalistiche e documentazione di viaggi, alcuni soci di Bagnacavallo e dintorni organizzano serate di proiezioni nella casa di Via Cogollo 27, (strada tra Bagnacavallo e Villanova di Bagnacavallo, tra il Km 3 e il Km 4, di fronte a via Zorli) dove si effettuano anche riunioni periodiche dei soci. Si comunica il programma delle serate 2001-2002. Per informazioni telefoniche contattare il coordinatore dell'iniziativa Ilvio Bendazzi tel. 0544 520366 o Ettore Contarini tel. 0545 61079. Per eventuali informazioni via e-mail contattare pederzani@linknet.it . [Tutti i soci interessati sono benvenuti ma…faranno bene a venire in compagnia di qualcuno che sappia dov'è la casa, perché di notte può essere difficile trovarla ! ]
Calendario proiezioni diapositive presso sede
di via Cogollo
apertura ore 20.45; inizio proiezioni ore 21.30, durata prevista: 60 minuti
DICEMBRE 2001
Martedì 4: Difesa biologica delle colture: insetti contro insetti. A cura di
Davide Dradi.
Martedì 18: Viaggio in Tunisia. A cura di Giorgio Pezzi.
GENNAIO 2002
Martedì 8: Aspetti naturalistici delle dune marine. A cura di Ettore Contarini.
Martedì 22: Insetti predatori: libellule e coleotteri carabi. A cura di Roberto Fabbri.
FEBBRAIO 2002
Martedì 5: Farfalle dei nostri giardini. A cura di Ilvio Bendazzi.
Martedì 19: Viaggio in India: Orissa e Madhya Pradesh. A cura di Giorgio Pezzi.
MARZO 2002
Marted' 5: Ambienti acquatici. A cura di Luciano Landi.
Vita Nascosta. A cura di Luciano Landi.
Martedì 19: I ragni. A cura di Davide Dradi e Luciano Landi.
I temi delle proiezioni potranno subire variazioni per cause di forza maggiore, senza preavviso. Coloro che hanno materiali su temi naturalistici o su viaggi a carattere paesaggistico/naturalistico disponibili per proiezioni possono contattare Ilvio Bendazzi allo 0544 520366.
Quaderni
Il Quaderno n. 15, monografia sulle piante più rare della provincia di Forlì-Cesena, in corso di spedizione, ha goduto di un contributo della Provincia di Forlì-Cesena, che ha coperto praticamente il costo delle foto a colori, rendendo così possibile una veste tipografica più gradevole e più funzionale alla rappresentazione delle piante illustrate. Ringraziamo, oltre agli autori del lavoro, l'Assessore e i Funzionari della Provincia di Forlì-Cesena ed il nostro attivissimo socio (che non nominiamo) il quale ha seguito dall'interno la pratica di ottenimento del contributo.
Dopo il Quaderno n. 15 sarà pubblicato, probabilmente entro febbraio, il Quaderno n. 16, già praticamente chiuso in redazione, con diversi articoli su vari argomenti di interesse regionale. Subito dopo sarà pubblicato un supplemento al Quaderno n. 16 con articoli di interesse extra-regionale, per il quale abbiamo già pronto diverso materiale. Chi volesse approfittare di questo "supplemento" può farsi avanti, ricordando tuttavia che per i lavori non "romagnoli" la Società chiede un concorso alle spese di stampa. Gli interessati possono contattare la Segreteria. Questo supplemento dovrebbe venir pubblicato entro giugno 2002. Infine, nei primi mesi dell'anno, ci sarà una bella sorpresa per i Soci …..
Nuovi soci e cambiamenti di indirizzo: omessi per ragioni di privacy
Nuovi Soci0955 E-mail solustri@irpem.an.cnr.it
E-mail
Manegatti Marco
marcoman74@hotmail.com
Viaggi
e Ricerche dei Soci
Appunti su un viaggio entomologico in Iran
di Gianfranco Sama
Dopo due spedizioni effettuate nel 2000, rispettivamente in Libano e in Siria, ho proseguito le mie ricerche sui Coleotteri Cerambicidi del Medio Oriente, visitando, dal 24 maggio al 15 giugno di quest’anno, l'Iran. Il viaggio, pur effettuato in compagnia di quattro colleghi belgi unicamente interessati a trascorrere pomeriggi sulle spiagge del Mar Caspio alla vana ricerca di fantomatiche Cicindele e a piazzare (e a controllare) trappole per Carabus con rapide toccate e fughe nelle splendide foreste iraniane, ha permesso di verificare la ricchezza e la varietà della fauna entomologica di quello straordinario paese. Un secondo viaggio, senza indesiderate interferenze, è previsto per il 2002 (eventi bellici permettendo).
Partito in aereo da Bologna, ho raggiunto Zurigo dove ho incontrato i colleghi belgi, con i quali ho proseguito per Teheran dove siamo arrivati alle 4 di mattina (ora locale). Di qui, con un volo interno, abbiamo raggiunto Kerman, ai margini del deserto Dast e Lut che si estende a oriente fino al confine afgano, distante non più di 400 km in linea d'aria; successivamente, con la Toyota che avevamo prenotato unitamente all’autista-interprete, assolutamente necessario e consigliabile (e, del resto, obbligatorio) da queste parti, abbiamo proseguito fino a Baft, un villaggio sperduto a oltre 2000 metri sulla montagne a sud di Kerman. Durante il tragitto abbiamo attraversato lande desolate assolutamente azoiche (almeno dal punto di vista entomologico) e, soprattutto in corrispondenza dei passi (il più alto posto a 2700 m.) e dei pochi corsi d’acqua, pochi pascoli verdeggianti in cui ho sperato, inutilmente, di veder caracollare i grossi Dorcadion brunneicolle. Il mattino seguente, mentre ci stavamo attrezzando per la nostra prima vera giornata di ricerca, siamo stati raggiunti da una telefonata della nostra agenzia, che, allarmata da notizie di attentati terroristici avvenuti poco lontano, ci consigliava di lasciare al più presto la regione. Ritornati a Kerman, siamo saltati sul primo aereo in partenza per Teheran, da dove, con una seconda Toyota con autista, dopo avere attraversato l’inimmaginabile traffico di Teheran e scavalcato le montagne a nord della città, abbiamo raggiunto (alle 4 di mattina) Sari, grossa città sul mar Caspio. Dopo avere riposato qualche ora in un ottimo albergo (25 $ per camera con due letti, frigorifero, doccia, televisione), è iniziata l’avventura che ci ha portato a Est fino ai mitici Monti Ala Dag e Kopet Dag, al confine con il turbolento Turkmenistan, terra di contrabbandieri e di corrieri della droga. Da Sari, la strada, diritta e molto trafficata, attraversa piane estesamente coltivate; le montagne (qui gli Elburs orientali), visibilmente boscose, seguono parallelamente la costa del mar Caspio, pochi chilometri a sud. La foresta, che raggiungiamo presso Bandar e Gazi, è molto fitta, talmente buia all’interno che è difficile anche piazzare trappole per Carabus. La vegetazione, siamo a non più di 150 m di altezza sul livello del mare, è costituita da Alnus, Fagus, Tilia, Acer, Carpinus, Pterocarya, ecc., in gran parte giovani esemplari coetanei (segno evidente di una ceduazione accentuata), ma con esemplari isolati di dimensioni ragguardevoli (principalmente Aceri), soprattutto in corrispondenza delle poche radure presenti. La presenza di un corso d’acqua con grosse piante morte, mi permette i primi ritrovamenti: adulti e pupe di Saperda maculosa in celletta su Alnus sp., larve di Acanthocinus elegans, Leiopus kharazi, Exocentrus pseudopunctipennis, Anisarthron cyrus e un adulto immaturo della rara Rutpela inermis, anch’essa in celletta su Alnus. In corrispondenza di una segheria, su vecchi tronchi ancora parzialmente provvisti di corteccia trovo pupe di Acanthocinus elegans e di Leiopus kharazi. Un controllo dei grossi tronchi accatastati all’interno della segheria permette, inoltre, il ritrovamento di qualche esemplare di Morinus verecundus e di Parandra caspia.
Il giorno seguente, con tempo nuvoloso, risaliamo la montagna, fino al crinale; alla densa, più giovane foresta della pianura succede una faggeta matura, che si esaurisce sul crinale (non più di 1500 metri di quota, almeno in questo punto), dove lascia spazio prima ad una querceta molto rada, ma composta da esemplari pluricentenari e quindi, sul versante meridionale, alla steppa. Sui fiori di rovo, approfittando del caldissimo sole, volano Cetonie, Potosie, e qualche Cerambicide: Cerambyx multiplicatus, Rhagium pygmaeum, Alosterna scapularis e Stenopterus rufus transcaspicus. A sera raggiungiamo Gorgan (l’antica Astrabad), da dove provengono molte delle specie mitiche dell’entomofauna iraniana. Durante la notte si scatena una pioggia torrenziale, che continua anche il giorno seguente e che cerchiamo di evitare risalendo la montagna, fin oltre il limite delle nuvole che stazionano, in permanenza, sul versante caspico. In effetti, come il giorno prima, troviamo il sole cocente (20 gradi abbondanti di escursione termina) verso 1300 metri di quota. Come sempre i fiori di rovo sono frequentati da insetti di vario genere: Callimoxys gracilis, Paracorymbia tonsa, Stictoleptura scutellata, Cerambyx multiplicatus, Clytus lederi. Inoltre Vanessa urticae, Cetonia viridescens, C. aeratula, Trichius sp.
A Est di Gorgan il tempo è decisamente migliore; qui, probabilmente, non piove da mesi. Da Azad Shar percorriamo la strada che raggiunge Sahrud, attraversando dapprima una bella Querceta e quindi desolate montagne. Oltre Farsiyan il paesaggio è arido e l’ampia steppa è interrotta solo da qualche fiume popolato da Populus e Salix, mentre il percorso degli wadi, ora asciutti, sono resi evidenti dai numerosi cespugli di Tamarix. Per me, visto l’ambiente, non c’è lavoro; mentre gli amici scompaiono ben presto alla vista (mi resta ancora da capire cosa avessero pensato di trovare in questa landa desolata), in mancanza di meglio comincio a ombrellare i tamerici, la cui abbondante fioritura attira una serie di grosse Scolia e di piccoli insetti: Crisomelidi (almeno 5 specie di Cryptocephalini), Curculionidi, Anticidi, Coccinellidi, Emitteri, ecc., la maggior parte dei quali sorprendentemente mimetizzati con i fiori rosa delle piante. Di interessante, una bella serie di Lampetis argentata, un grosso Buprestide argentato, che trovo aggrappato ai fusti dei tamerici.
Il giorno seguente raggiungiamo Minudasht e la Golestan Forest, Riserva Naturale nella provincia del Golestan, dove possiamo ammirare, oltre a distese di Pruni, Carpini e Alni, enormi esemplari di Acer sp., sopravvissuti al taglio soprattutto in corrispondenza delle numerose aree attrezzate per pic-nic, di cui gli Iraniani vanno letteralmente pazzi. L’ambiente rigurgita letteralmente di gente che cuoce carne attorno ai fuochi cantando e starnazzando; il terreno è disseminato di piatti e bicchieri di plastica e di sportine nere che volano trascinate dal vento, ma noi veniamo severamente ripresi dalle guardie forestali; raccogliere insetti è severamente vietato. Riesco, tuttavia, a trovare qualche angolo nascosto: raccolgo grosse larve mature di Pedostrangalia imperbis (la determinazione è confermata dal ritrovamento di un adulto morto in celletta) e, approfittando della bella fioritura, adulti di Agapanthia angelicae, Agapanthia persicola, Plagionotus bobelayeyi, Stenopterus rufus transcaspicus, Paracorymbia tonsa, Buprestidi (Anthaxia, Acmaeodera), Scarabeidi (Cetonia funeraria, Cetonischema speciosissima) Crisidi, Cleridi, Crisomelidi, ecc. Sui Salici sono comuni enormi Aromia moschata ambrosiaca a colorazione elitrale variabile dal rossiccio al verde bronzato e grossi esemplari del Buprestide Capnodis cariosa. A Est di Minudasht, l’ambiente cambia decisamente e, come la flora e la fauna entomologica, assume una evidente connotazione centro asiatica. Ne sono prove evidenti due specie di Cerambicidi che ho la fortuna di trovare, appartenenti a generi tipici dell’Asia Centrale: Asias kodjaji, un Purpuricenino descritto da pochi anni, che si sviluppa su Ephedra sp. e, soprattutto, una nuova specie di Turanium (un genere precedentemente noto di Uzbekhistan, Kirgizia e Kazakhstan), scoperta ombrellando i rami di Salix sp., presso la città di Boghnurd, a poche decine di chilometri dal confine con il Turkmenistan.
Dopo un pomeriggio trascorso in commissariato a cercare di spiegare ai Pasdaran (o erano le temute Guardie della Rivoluzione ?) cosa stavamo cercando sotto i sassi e sui cardi sulla cima di un’arida montagna) (dopotutto eravamo a circa trecento chilometri dall’Afghanistan), riprendiamo la strada verso Ovest. Durante il tragitto di ritorno controlliamo le trappole a caduta (Procrustes talyschensis, Megodontus stroganowi, Sphodristocarabus sp., Lucanus, Dorcus, ecc.) e quelle aeree (Aromia moschata ambrosiaca, Cetonischema speciosissima, Cetonia funeraria, Potosia hieroglyphica) e, in un paio di giorni raggiungiamo Calus (la Rimini degli abitanti di Teheran). Se il passo fra Hopa e Borcka, presso il Mar Nero nella Turchia nord orientale, viene definito il "pisciatoio" della Turchia, per la quantità di pioggia che vi cade annualmente, analogamente, Calus può essere ritenuta l’orinatoio dell’Iran. Siamo rimasti, infatti, una settimana nelle foreste che ricoprono le pendici settentrionali degli Elburz a monte della città e ogni giorno abbiamo avuto pioggia battente. Non a caso, proprio in questa parte dell’Iran si trovano le foreste più lussureggianti di tutto il paese. Abbiamo preso alloggio presso Ramshar (la città a ovest di Calus dove fu siglato il famoso omonimo trattato per la protezione delle aree umide), occupando, per una cifra piuttosto modica, un intero appartamento.
Durante i giorni seguenti abbiamo visitato tutta la regione, dalle foreste alla spiaggia, da Calus a Bandar e Pahlavi e da Ramshar alle pendici del Kuh e Damavand (una montagna da 6600 metri di altezza). Le ricerche hanno portato al ritrovamento di pochi Cerambicidi adulti; la stagione (eravamo ormai al 10 di giugno) era troppo avanzata per la maggior parte dei floricoli (nessun cespuglio fiorito) e per i Dorcadion, mentre era evidentemente precoce per le specie estive. Sotto le corteccie dei Carpini abbattuti, nelle parti più fresche della foresta, era ancora possibile trovare adulti e pupe di Acanthocinus elegans e di Morinus verecundus, ma di maggior interesse si è rivelato il ritrovamento di una piccola serie di adulti immaturi e pupe di Rutpela inermis in celletta sotto la corteccia di un grosso tronco di Carpinus in decomposione. Nel legno della stessa pianta vi erano anche pupe di Aegosoma scabricorne e larve di Toxotus mirabilis, oltre a larve, pupe e adulti di tre specie di Lucanidi (Synodendron persicum, Aesalus ulanowskyi, Dorcus parallelopipedus ssp.) e ad un numero imprecisato di specie di varie famiglie di coleotteri subcorticicoli, lignicoli, detriticoli, saprofiti, micetofagi assieme ai loro commensali e predatori.
Durante gli ultimi giorni del viaggio abbiamo visitato varie località montane degli Elburs centrali, senza tuttavia poter effettuare ulteriori buoni ritrovamenti, almeno fra i Cerambicidi, se si eccettuano piccole serie di Agapanthia persica e persicola su Carduacee e Coptosia compacta al piede di alcune Borraginacee del genere Echium. Anche in questo caso, tuttavia, lo stato degli esemplari, in gran parte decolorati e depilati, indicava chiaramente una stagione troppo avanzata.
L’Iran si è confermato un paese scomodo sotto alcuni punti di vista, ma l’ambiente naturale, in buona parte ancora intatto, è straordinariamente suggestivo. Un buon fuori strada, un autista non troppo legato agli schemi rigidi del suo paese, sufficientemente tollerante da permetterci di uscire largamente dai limiti ufficialmente fissati dal nostro visto turistico (anche se poi abbiamo dovuto giustificarci con i Pasdaran), permettono di visitare habitat non molto diversi da quelli che debbono avere trovato i ricercatori di inizio 19° secolo. In definitiva, un viaggio che vale il sacrificio economico (e non solo) che richiede.
Notizie brevi
su altri viaggi e ricerche dei soci
a cura della Redazione
- A fine giugno su invito della direzione del Parco Nazionale
d’Abruzzo, i soci Ilvio Bendazzi, Ettore Contarini, Remo De Togni, Luigi
Melloni e Giorgio Pezzi, hanno svolto alcuni giorni di ricerche entomologiche
nel Parco finalizzate al piano biodiversità, soggiornando nel rifugio messo a
disposizione nella Valle Fiorita ai piedi delle montagne del gruppo della Meta.
Il materiale è tuttora in fase di determinazione e preparazione.
- Fernando Pederzani e Toni Schizzerotto hanno raccolto coleotteri acquatici nel Tauro di Licia (SW Turchia) nella seconda metà di luglio. Le alte temperature stagionali, la siccità e l'uso intenso delle acque superficiali per irrigazione, causano in estate una certa rarefazione degli habitat favorevoli, tuttavia le acque sono apparse generalmente poco inquinate e talvolta con abbondante entomofauna. Gente cordiale e nessun problema ad effettuare raccolte.
La Redazione del Notiziario rinnova il caloroso appello a tutti i soci che compiono viaggi di studio o di vacanza con finalità di studio, raccolta o documentazione fotografica, affinchè trasmettano un breve appunto, indicando soprattutto eventuali problemi e difficoltà incontrati, luoghi o alberghi da frequentare o da evitare, ecc. al fine di aiutare i soci che dovessero ripercorrere i medesimi itinerari. |
* * *
I Grandi Naturalisti di
Romagna
Elenco dei Naturalisti ricordati nei primi 25 Notiziari della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna:
Azzi Girolamo (1885-1969) : Notiz. n. 14 - VI/97
Bendandi Raffaele (1893-1979) : Notiz. n. 12 - VI/96
Bianchi Giovanni [Janus Plancus] (1693-1775) : Notiz. n. 24 - VI/01
Bubani Pietro (1806-1888) : Notiz. n. 3 - XII/91
Caldesi Lodovico (1821-1884) : Notiz. n. 6 - VI/93
Callegari Eugenio (1920-1993) : Notiz. n. 19 - VII/99
Cavazzutti Stefano (1845-1924) : Notiz. n. 15 - XII/97
Codazzi Agostino (1793-1859) : Notiz. n. 2 - VI/91
Ginanni Giuseppe (1692-1753) : Notiz. n. 7 - XII/93
Maioli Cesare (1746-1823) : Notiz. n. 1 - XII/90
Manzoni Angelo (1842-1895) : Notiz. n. 5 - XII/92
Matteucci Pellegrino (1850-1881) : Notiz. n. 22 - VIII/00
Negri Francesco (1623-1698) : Notiz. n. 13 - XII/96
Pirazzoli Odoardo (1815-1884) : Notiz. n. 20 - XII/99
Sangiorgi Domenico (1870-1949) : Notiz. n. 18 - III/99
Scarabelli Giuseppe (1820-1905) : Notiz. n. 11 - XII/95
Toschi Augusto (1906-1973) : Notiz. n. 21 - III/00
Zangheri Pietro (1889-1983) [solo bibliografia] : Notiz. n. 8 - VI/94
Zavatti Silvio (1917-1985) : Notiz. n. 17 - XII/98
La serie continuerà nei prossimi
Notiziari e già si pensa ad una riedizione di queste note in un numero speciale
del Quaderno. Per proseguire è tuttavia
necessaria la collaborazione dei soci, sia fornendo gli articoli da pubblicare,
sia semplicemente suggerendo nomi di Naturalisti romagnoli che rischiano di
essere dimenticati.
* * *
I° Meeting internazionale CURCULIO
Nei giorni 12-13-14 Ottobre 2001 si è svolto a S.Giovanni Marignano (RN) il 1° Meeting Internazionale del Gruppo CURCULIO (CURCULIO-Team) dei membri del CURCULIO-Institute, che ha sede ad Hannover. Fondato nel 1999 a Mönchengladbach (Germania), il CURCULIO-Institute (acronimo CURCI), Center for Studies on European/Palearctic Curculionoidea, svolge un'attività di servizio per tutti gli studiosi ed appassionati di questa superfamiglia di Coleotteri. Le principali attività consistono nella pubblicazione di un notiziario in rete "Weevil News", di una collana di CD-ROM "Snudebiller" e nella gestione di un ricco sito Internet www.curci.de che facilita i contatti tra i membri del Gruppo, di varie nazionalità, ma prevalentemente tedeschi e italiani. Per iniziativa di alcuni di essi, tra cui alcuni nostri soci, è stato organizzato il primo Meeting del Gruppo a S.Giovanni Marignano, residenza del nostro socio, e membro del CURCULIO-Team, Fabio Talamelli. La sede romagnola è stata scelta con entusiasmo, approfittando della vicinanza di Rimini e delle sue rinomate infrastrutture ed attrattive turistiche, particolarmente gradite ai membri provenienti dalla Germania, nello scorcio del tiepido ottobre 2001. Al Meeting hanno aderito i seguenti membri del Gruppo (in ordine alfabetico):
Germania: Bahr
Friedhelm, Bayer Christoph, Behne Lutz, Sprick Peter, Stüben
Peter, Winkelmann Herbert
Italia: Bellò Cesare, Caldara Roberto, Casalini Roberto, Colonelli Enzo, Giusto Carlo, Meregalli Massimo, Osella Giuseppe, Pierotti Helio, Sacco Francesco, Talamelli Fabio,
Spagna: Alonso-Zarazaga Miguel
Nel terzo giorno del Meeting (domenica 14 Ottobre), dopo una mattinata in cui il Gruppo si è riunito, per le attività del convegno, nella Sala Consigliare di S.Giovanni Marignano, la maggior parte dei partecipanti e le loro Signore si sono uniti ai membri della nostra Società, partecipando alla MAGNAZZA di Autunno, di cui si riferisce in altra parte del Notiziario. La presentazione degli studiosi italiani e stranieri alla comitiva dei nostri soci e gli scambi di chiacchiere hanno fornito una piacevole occasione di incontro ad un buon livello internazionale, di cui la nostra Società si compiace, ringraziando l'organizzatore Fabio Talamelli e gli altri amici del CURCULIO-Team.
Ancora sul Museo Ornitologico e di Scienze Naturali di Ravenna
Dopo le recenti polemiche sul futuro del Museo e l'impegno profuso dagli "Amici del Museo" per evitarne lo smembramento o il trasferimento nel Palazzone di S.Alberto, da qualche tempo non se ne legge più nulla sulla stampa locale. Il gruppo di lavoro costituito nell'estate 2000 per decidere del futuro del Museo, cui è stato chiamato a partecipare anche il nostro presidente Pederzani, ha prodotto un documento progettuale che, a parte la "non discutibile" scelta politica del trasferimento fuori città, delinea un futuro Museo di scienze naturali abbastanza valido, con un'originale vocazione museologica legata al territorio ed alla sua avifauna, dotato di un minimo di organico scientifico e con la biblioteca accorpata e ben valorizzata. Nell'estate 2001 è stato costituito il gruppo di progettazione affidato ad un Naturalista museologo, un Ornitologo, un Paleontologo ed un Architetto e sono stati attribuiti gli incarichi preliminari, il tutto sotto la supervisione dell'Istituto Beni Culturali di Bologna. Le premesse non sono delle peggiori, sebbene la sede decentrata e gli scarsi spazi disponibili a S.Alberto costituiscano, a parere di molti, un "peccato originale" difficilmente sanabile. Tuttavia, l'evidente scarsità di mezzi sta determinando tempi particolarmente lunghi. Se da un lato ciò vale a far rimanere il Museo in città ancora a tempo indeterminato (come chiedevano gli Amici del Museo), dall' altro contribuisce a farlo restare in quella specie di "limbo" in cui si trovava da anni, privo di organico museologico, curato in base ad incarichi annuali legati alle disponibilità economiche ed alla volubilità dei politici, ed ospitato nei suoi angusti locali al piano terra (per non dire negli scantinati) della Loggetta Lombardesca di Ravenna, parente povero del Museo d'Arte che di quel palazzo fa la parte del leone. L'allontanamento, senza nemmeno un cenno di ringraziamento, del dott. Azelio Ortali, nostro socio, che per tanti anni ha costituito il principale punto di riferimento scientifico del Museo, ha lasciato un vuoto non ancora colmato. Ebbene, in questo scenario non propriamente edificante, dobbiamo registrare finalmente un "lieto evento" dovuto all'impegno del dott. Franco Gabici, direttore del Planetario e responsabile del Museo (in attesa della nomina di un direttore naturalista nella nuova sede di S.Alberto) della signora Linda Kniffitz e dei collaboratori pro tempore del Museo: E' uscito recentemente il primo numero dei "Quaderni del Museo Ornitologico e di Scienze Naturali di Ravenna" numero monografico, dedicato all'ornitologo Alfredo Brandolini, il cui lascito di libri e di materiali naturalistici costituisce la parte più cospicua del Museo. Il primo Quaderno del Museo (63 pagine) si presenta in una veste grafica gradevole, contiene articoli sulla vita, le opere, la biblioteca ed i ricordi di Alfredo Brandolini, dei vecchi cacciatori e dei tassidermisti di un tempo, ricordi delle valli e delle pinete. Non si tratta di lavori scientifici, ma di un giusto taglio divulgativo, dedicato ai visitatori del Museo che sono per lo più studenti delle scuole medie. Diamo atto ai politici, almeno per questa volta, di aver varato un'iniziativa che ci trova consenzienti. Il Quaderno sarà presto disponibile presso il Museo di Ravenna.
Recensioni
Bonafede F. Marchetti D. Todeschini R. & Vignodelli M., 2001 – Atlante delle Pteridofite nella regione Emilia-Romagna. Assessorato Agricoltura, Ambiente, e Sviluppo sostenibile. Fotocomposizione Bosi, Rocca S. Casciano (FC), pp. 232.
Il socio Fausto Bonafede specialista in Pteridofite, assieme ad altri colleghi ha prodotto questa pregevole opera edita dalla Regione Emilia-Romagna. Il volume si sviluppa su temi più diversi e profondi; per ciascuna specie è tracciata una “carta d’identità” con i caratteri geografici generali, le esigenze ecologiche, la rarità, la distribuzione regionale attualmente conosciuta. E’ il risultato di anni di lavoro di questo gruppo di investigatori che hanno percorso il territorio regionale cercando queste piante e registrandone la presenza, archiviando i dati in un sistema informativo. E’ un esempio anche metodologico applicato alla tecnica per migliorare le conoscenze naturalistiche e per pilotare gli interventi di protezione e salvaguardia del territorio.
Per richieste indirizzare a: Assessorato Programmazione, Pianificazione e Ambiente via dei Mille, 21 – 40121 Bologna Fax 051-249305 Tel. 051-559011.
Il nostro socio Prof. Giuseppe Platia in collaborazione con il collega Rainer Schimmel, ha dato alle stampe un volume dedicato allo studio degli Elateridi appartenenti al genere Melanotus s. str. e Spheniscosomus Schwarz, provenienti dalla regione orientale (dal Pakistan alle Isole Salomone, esclusi Giappone e Taiwan). La trattazione comprende una parte generale ed una sistematica. Nella prima parte sono state evidenziate le caratteristiche degli adulti e delle larve, la loro biologia, ecologia e distribuzione geografica. Nella seconda sono state prese in esame e descritte in totale 410 specie, di cui 296 inedite, e vengono proposte numerose sinonimie e nuove combinazioni sistematiche. L’opera oltre a contenere i disegni originali degli organi genitali maschili di quasi tutte le specie, include anche le chiavi di determinazione delle stesse suddivise in base alla distribuzione geografica.
Per ordinazioni indirizzare richiesta al Museo Regionale di Scienze Natuali via Giolitti, 36 –10123 Torino.
Viene praticato lo sconto del 30% agli iscritti alla nostra Società.
Biblioromagna
Lo scopo della presente rubrica è di segnalare quelle pubblicazioni scientifiche che riguardano aspetti del patrimonio naturale romagnolo che vengono individuate dalla redazione. Sicuramente molti altri lavori sulla Romagna sfuggono alla segnalazione, per cui si invitano i Soci e gli autori a collaborare attivamente nella ricerca. I lavori di Autori nostri Soci sono individuati con un asterisco (*).
Si invitano gli Autori a far pervenire copia
degli estratti alla segreteria per l’inserimento nella biblioteca sociale e nel
sito internet della Società.
ZOOLOGIA
AA.VV. 2001 – Piano faunistico venatorio della provincia di Ravenna. Ed. Settore e Sviluppo Rurale Provincia di Ravenna. Filograf-Litografica, Forlì, pp. 360.
Per informazioni, proposte, suggerimenti, annunci, ecc. scrivere o telefonare a:
Cesare Tabanelli
Via Testi, 4
48010 Cotignola (RA)
% 0545/30674
e-mail: cetabanelli@racine.it
oppure a:
Luigi Melloni
Via delle Regioni, 9
48026 Russi (RA)
% 0544/581446
0545/76014
Fax 0545/902819
e-mail: luigi.melloni@libero.it
PPPPP
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