NOTIZIARIO  2 / 2011   (N. 45)

Periodico semestrale –  Ottobre  2011

Direttore responsabile  Sandro Bassi

 

 

Sommario

in neretto gli appuntamenti da non perdere !!

Vita Sociale

Alcune importanti informazioni

Pag. 3  

Rinnovo della quota sociale

Pag. 3 e 36

Verbale dell’assemblea ordinaria

Pag. 4 

Verbale dell’assemblea straordinaria

Pag. 6

Ricordo di Angelo Mazzotti

Pag. 7

Ricordo del Prof. Cesare Conci

Pag. 9

Comunichiamo

Appello per la sostenibilità

Pag. 10  

Incontri e proiezioni

Le serate naturalistiche di via Cogollo

Le serate a Villa Orestina

Serate a Cesena

Magnazza d’autunno

La cena del solstizio d’estate

Pag. 12 

Pag. 13

Pag. 14

Pag. 14

Pag. 15

Pubblicazioni

Recensioni

Pag. 15

Biblioromagna

Pag. 17

Allegati

Elenco Soci

Pag.18

 

 

 

Impaginato in proprio

Stampato da “Cartabianca  P.S.C. a r.l.” – Faenza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VITA SOCIALE

 

Alcune importanti informazioni

 

Durante gli ultimi sei mesi nella vita della Società sono entrate in vigore alcune sostanziali novità:

-         Passaggio della Società da ONLUS ad APS con l’approvazione di un nuovo statuto (vedi verbale dell’Assemblea Straordinaria), attualmente già in vigore e che viene allegato in spedizione al Notiziario e al Quaderno.

-         Aumento di 5 € della quota associativa a partire dal 2012 (vedi verbale dell’Assemblea ordinaria).

-         Cambio del numero della casella postale, per cui il nuovo indirizzo della Società è diventato:  Società per gli Studi Naturalistici della Romagna, c.p. 144 – 48012 Bagnacavallo.

Per ragione di spazio non pubblichiamo i verbali degli ultimi Consigli Direttivi, ma solo quelli relativi all’Assemblea Ordinaria e a quella Straordinaria, due fondamentali momenti della Società che hanno avuto luogo il 29 aprile a Forlì.

Nel breve periodo sono in programma varie iniziative tra cui diverse serate  a Bagnacavallo, a Cesena e a Faenza: si vedano i rispettivi calendari a pag. 12-14 .Anche a Forlì sono in definizione quattro serate autunnali di martedì. Il loro calendario, quando ultimato, verrà divulgato tramite la “Newsletter” di informazioni rapide e riportato nel nostro sito internet (www.ssnr.it).

Per il corrente anno, oltre al quaderno qui allegato al Notiziario, ne è in programma un secondo ed una pubblicazione straordinaria sui Bembidion (Carabidi) a cura di Paolo Neri.

Infine si desidera ringraziare  quei soci che in varie occasioni ( rinnovo quota sociale, ritrovi conviviali, ecc…) donano alla Società importi di denaro, anche se modesti, importanti per la cassa della Società e soprattutto perché vengono recepiti da noi del Consiglio Direttivo come un consenso all’attività svolta e uno stimolo a fare meglio. 

 

RINNOVO DELLA QUOTA  SOCIALE

Sono aperti i rinnovi e le iscrizioni per l’anno 2012; ricordiamo che la quota è di

30 EURO  per i soci ordinari

15 EURO  per i soci che abbiano 30 anni o meno.

E’ possibile versare direttamente, in occasione degli incontri sociali, al Segretario (Tabanelli), al Tesoriere (Bendazzi) o ad alcuni altri membri del Consiglio direttivo (Semprini, Pederzani, Contarini); per chi preferisca il versamento alla Posta ricordiamo che il CC postale ha il  N.  11776473    ed è intestato a “Società per gli Studi Naturalistici della Romagna”.


Verbale dell’Assemblea ordinaria

della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna

 

Il giorno 29 Aprile 2011 alle ore 21.15 in via Fausto Anderlini, 59 a Forlì si è riunita, in seconda convocazione, presso la sede sociale del Centro di Educazione Ambientale “la Còcla” l’assemblea ordinaria dei soci, convocata per trattare il seguente O.d.G.:

 

1)     Relazione delle attività svolte nel 2010.

2)     Presentazione e votazione sul bilancio consuntivo 2010.

3)     Presentazione del bilancio di previsione e delle attività 2011.

4)     Aumento della quota sociale.

5)     Relazione sullo stato dei soci.

6)     Convalida dei nuovi soci.

7)     Nomina dei nuovi soci onorari.

8)     Varie ed eventuali.

 

Il Presidente, Fabio Semprini, dopo aver rilevato che la riunione è stata regolarmente convocata e che sono presenti 24 soci, apre i lavori.

1)     Il Presidente relaziona sulle attività svolte nel 2010 cominciando dalle pubblicazioni inviate ai soci: 2 Quaderni con diversi lavori di alto valore scientifico e 3 libri gratuiti (Atlante degli uccelli della provincia di Forlì-Cesena; Dizionarietto dei termini di morfologia ed ecologia delle piante superiori; Lucciole di Pietra). Ricorda gli incontri conviviali della società: 2 “magnazze” e la cena del solstizio d’estate; le serate con esperti (quelle del primo martedì del mese nella sede operativa al Cogollo, tre serate a Forlì legate alla grande Mostra di pittura "Fiori"; 5 serate autunnali a Villa Orestina in Faenza su temi soprattutto di matematica e fisica; le serate autunnali a Cesena). Elenca poi varie altre attività: partecipazione a diversi convegni, mostre, “Giornata sulla Biodiversità” a Campigna, allestimento della annuale mostra ambientale a Zattaglia, lezioni nelle scuole ecc.

2)     Il Presidente introduce brevemente il bilancio 2010 che risulta in attivo grazie a diverse donazioni dei soci, cede poi la parola al socio Giovanni Rivalta, che in qualità di Revisore dei Conti, dà lettura della relazione sul bilancio societario del 2010 (La relazione e lo stesso bilancio vengono allegati al presente verbale: vedi allegato B). Successivamente il bilancio 2010 viene messo ai voti e approvato all’unanimità dall’assemblea.

3)     Il Presidente illustra le previsioni per l’esercizio dell’anno in corso che si annuncia in passivo (vedi allegato) a causa dell’aumento delle spese legate al cambiamento dell’Associazione  da ONLUS ad APS, ma soprattutto al notevole aumento dei costi delle spedizioni postali.

4)     Il Presidente spiega che, a causa dell’incremento delle sopraccitate spese, si rende necessario un aumento della quota associativa. Si apre la discussione. L’assemblea approva all’unanimità l’aumento della quota sociale. La discussione poi prosegue sull’entità dell’aumento. Emergono due proposte: la prima prevede di portare la quota associativa a trenta euro, la seconda a trentacinque euro. Viene approvata la prima proposta con 22 voti a favore, uno contrario e un’astensione. L'Assemblea inoltre approva di lasciare immutata, a 15 euro, la quota ridotta riservata a studenti e a soci fino a 30 anni di età.

5)     Il Presidente relaziona sullo stato dei soci che, tenuto conto del movimento attivo dovuto ai nuovi iscritti e di quello passivo dovuto a chi non sottoscrive più la quota sociale, rimane stabile poco sopra ai trecento.

6)                 Il segretario dà lettura dei nomi delle persone che hanno presentato domanda di iscrizione alla Società, per la formale approvazione da parte dell’Assemblea:

Susanna Casadei (domanda del 21.2.2010)

Fabrizio Lazzari (domanda del 21.2.2010)

Legambiente – “Circolo A. Cederna” di Lugo (domanda del 15.4.2010)

Manlio Fabrizio Andreucci (domanda del 18.9.2010)

Tiziano Camporesi (domanda del 13.10.2010)

Massimo Amore (domanda dell’ottobre 2010)

Giorgio Lazzari (domanda del 7.1.2011)

Paolo Petracci (domanda del 24.3.2011)

Piero Leo (domanda del 5.4.2011)

Mauro Agosti (domanda del16.4.2011)

Viola Emaldi (domanda dell’aprile 2011)

Non essendo stata sollevata alcuna obiezione queste persone entrano ufficialmente a far parte della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna.

7)                 Il Presidente illustra la proposta di conferire al prof. Sandro Pignatti, professore emerito presso l’Università di Roma “La Sapienza”, la qualifica di Socio Onorario. Non ci sono obiezioni e l’assemblea approva all’unanimità.

8)                 Il Consigliere Pederzani consiglia che i Soci Onorari siano ufficialmente invitati ai raduni conviviali della Società. La sua proposta viene accettata.

Non essendovi altro da deliberare, l’assemblea è sciolta alle ore 22.30.

 

 

 

Verbale dell’assemblea straordinaria dei soci                                                 per la modifica dello statuto sociale

 

L’anno 2011, il giorno 29 aprile alle ore 22.35 in via Fausto Anderlini, 59 a Forlì si è riunita presso la sede sociale del Centro di Educazione Ambientale “la Còcla” l’assemblea straordinaria dei soci, convocata per trattare il seguente Ordine del Giorno:

1        - Proposta di adottare un nuovo statuto sociale;

2        - Conferma del numero dei consiglieri in carica

Su designazione unanime degli intervenuti assume la presidenza dell’Assemblea il Presidente dell’Associazione prof.  Fabio Semprini il quale chiama alle funzioni di Segretario il prof. Cesare Tabanelli.   

Il Presidente rileva che la riunione è stata regolarmente convocata, che sono presenti 23 soci.  Pertanto ai sensi del vigente Statuto, l’Assemblea è regolarmente costituita ed atta a deliberare trattandosi di assemblea in seconda convocazione.

Punto 1 dell'Od.g. - Il Presidente comunica che il Consiglio Direttivo, a seguito delle vigenti normative fiscali, ha ritenuto necessario indire l’Assemblea Straordinaria dei Soci per esaminare ed approvare un nuovo statuto sociale. Successivamente dà lettura della proposta di statuto elaborata secondo i requisiti previsti dal Dlgs. 460/97 e dalle recenti norme nazionali e regionali che hanno interessato le associazioni di promozione sociale, Legge 383/2000 e Legge Regionale 34/2002.

Apertasi la discussione, diversi soci intervengono con osservazioni e richieste di precisazioni, in particolare il socio Leonardo Senni fa osservare che in caso di elezioni sociali l’art. 23 prevede, al termine delle votazioni, la distruzione immediata delle schede, mentre la Commissione, preposta ai ricorsi, ha sette giorni di tempo per esaminare eventuali contestazioni che devono essere presentate entro  tre giorni dalle elezioni. Pertanto propone che le schede, qualora siano presentati ricorsi, siano distrutte dopo 10 giorni e non immediatamente. L’Assemblea con voto unanime delibera di approvare il nuovo statuto proposto dal Presidente ed elaborato dal Consiglio Direttivo con la modifica presentata. Il testo viene allegato al presente atto e ne forma parte integrante.

Punto 2 dell'O.d.g. - L'Assemblea, con voto unanime, conferma nel numero di otto i membri del Consiglio Direttivo.

Al termine dei lavori il Presidente si incarica di compiere tutte le pratiche necessarie per la registrazione del presente atto con il pagamento dell’imposta di registro in misura fissa. Il Presidente ed il Segretario vengono incaricati della sottoscrizione del presente atto e dell’allegato Statuto. L’assemblea viene sciolta alle ore 23.00 previa stesura, lettura ed approvazione del presente verbale.

 

 


Descrizione: Stretta orizzontaleRicordo di Angelo Mazzotti

(Massa Lombarda, 05 gennaio 1921 /09 maggio 2011)

 

Angelo Mazzotti per gli amici e conoscenti era “Lino”.

Non mi sembra ancor vero che “l’inossidabile” Lino ci abbia lasciato e non sarà fra noi al prossimo appuntamento di Entomodena. Il suo saluto raggiante e la sua simpatia precedevano gli incontri di quei sabato mattina a Campogalliano.  “Carissimo! Cóm vala?”…(come stai?) era il suo saluto, poi a seguire una stretta di mano o una pacca sulla spalla.

Lino mi somigliava per vari aspetti: condividevamo la stessa passione per  le farfalle, avevamo la stessa laurea in Agraria e lo stesso mestiere: l’insegnamento. I 30 anni di differenza anagrafica fra noi non sono mai stati di impedimento, pur avendo l’età dei suoi figli ho trascorso con lui interi pomeriggi chiacchierando di tutto: produzioni agricole, scuola, determinazioni di farfalle, programmi di caccia.

Con lui ho trascorso indimenticabili serate davanti al lume ad attirare falene in Romagna, in Val Genova, in Val Rendena e persino al passo dello Stelvio (memorabile una serata a quota 2.600 metri, assieme ad Ettore Contarini che se ne stava in maniche di camicia per il troppo caldo), con lui ho condiviso il materiale che giungeva alla lampada come farebbero due fratelli.

Fra i suoi ricordi più cari, di cui amava parlare, c’erano le cacce notturne, fatte nel delta del Po, durante gli anni ’70. Aveva raccolto falene a Bosco Mesola (Ferrara) nel “Taglio della Falce”,  in ambienti oggi non più ritrovabili e durante quelle escursioni, così ricche di fauna, aveva arricchito di molte specie la sua già vasta collezione. 

Sono particolarmente grato a Lino per avermi messo a disposizione i dati faunistici della sua collezione e la sua preziosa bibliografia (per me irraggiungibile negli anni ’80),  comprendente tutti i volumi del Seitz (settore paleartico), dell’opera completa dello Spuler e di altre opere difficilmente reperibili sul mercato. In ogni occasione emergeva la sua signorilità e generosità.

Non ricordo l’anno in cui ci siamo conosciuti: presumibilmente nel 1985. L’incontro a casa sua fu molto cordiale e quello che mi piacque furono i racconti dei suoi ricordi entomologici; lui aveva frequentato, con varie traversie, dovute alla guerra, la facoltà di Agraria in Bologna e nell’Istituto di Entomologia aveva conosciuto il Dr. Attilio Fiori, il Rag. Renato Galassi (di cui era amico) e aveva assistito alle magnifiche lezioni del Prof. Guido Grandi.

Nel 1974 nello stesso istituto ero passato io e non  avevo potuto incontrare quegli importanti entomologi, leggevo le loro pubblicazioni ma era più piacevole sentire gli aneddoti di Lino.  Galassi[1] (Bologna, 27.III.1896 –16.XII.1972) era stato il conservatore e preparatore delle collezioni nell’Istituto diretto da Grandi, aveva una predilezione per gli Eteroceri e curava meticolosamente tutte le specie di interesse agrario; un particolare rapporto di amicizia lo legava a Lino al punto che gli fece omaggio della sua sacca per la caccia della quale andava orgoglioso.

Molte volte Lino mi confidò che dopo la morte del Ragioniere la bella collezione “Galassi” avrebbe potuto diventare sua, ma la figlia, all’ultimo momento,  decise di donarla all’amico di famiglia Prof. Luciano Bullini di Roma.

Attilio Fiori (Catanzaro, 18.I.1883 – Bologna, 6.XI.1958), era un attento raccoglitore e conoscitore di macro- e microlepidotteri, affiancò Galassi nelle escursioni invernali sulle colline bolognesi e arricchì fortemente le collezioni della facoltà di Agraria. Oggi la sua ricca collezione personale è conservata presso il Museo di St. Nat. di Milano. Lino mi parlava della signorilità del Dr. Fiori e di una spedizione fatta assieme a lui a Campigna. In quella occasione appurò la sua grande competenza in fatto di microlepidotteri.

La collezione di lepidotteri di Mazzotti  è in assoluto fra quelle più curate che io abbia potuto vedere, sia nella preparazione degli esemplari che nel loro stato di conservazione. Le scatole entomologiche inizialmente furono acquistate dalla Ditta Gruppioni di Bologna, fino alla chiusura dell’attività; poi, non essendo più reperibili sul mercato, Lino non si era perso d’animo ed aveva ricercato tutti i materiali originali per la loro fabbricazione riuscendo a riprodurle in maniera perfetta.

La collezione comprende 380 scatole di macrolepidotteri con 8.342 farfalle diurne per complessive 337 specie e 6.355 notturne (1220 specie). Vi sono esemplari molto datati, la data più antica è del maggio 1896, ma ce ne sono molte dei primi decenni del secolo scorso provenienti,  per scambio, dalle collezioni Fiori e Galassi.

Per sua espressa volontà tutto il materiale è passato all’amico Auro Rambelli compagno di tante battute e che nell’ultimo periodo di convalescenza lo ha assistito nella sistemazione del materiale.

A conclusione di questi ricordi ritengo doveroso rimarcare l’affetto e la fedeltà che Lino dimostrava verso la consorte Marisa; Lei lo ha accompagnato in tante belle località italiane, dai Monti Sibillini al Gran Sasso, alla Riviera ligure di ponente, nelle Alpi occidentali e centrali: Cesana Torinese, Claviere, Val Vizze , Valle Antrona, assecondandolo nella ricerca di differenti specie di farfalle.

Lino era iscritto alla Società degli Studi Naturalistici della Romagna sin dal suo esordio nel 1986; per il piacere di socializzare era, da buon romagnolo, immancabile alle riunioni conviviali.

Gabriele Fiumi

 

 

 

 

 

 

Casella di testo:  In ricordo del Prof. Cesare Conci

(Rovereto (TN) 26 aprile 1920, Milano 10 maggio 2011)

 

Da diversi anni Socio Onorario della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna, il Prof. Conci ha  seguito con simpatia la crescita e l'affermazione del nostro sodalizio e delle nostre pubblicazioni, elargendo finche ha potuto consigli ed aiuti ai Soci che frequentavano il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, cui era rimasto legato anche dopo il pensionamento. Nel liquidare la propria monumentale biblioteca scientifica, ci ha fatto dono di numerosissimi libri e riviste, che hanno arricchito la nostra biblioteca sociale. E' stato per un trentennio Presidente della Società Entomologica Italiana di Genova e per decenni Conservatore e poi Direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Le sue numerosissime pubblicazioni riguardano soprattutto gli Insetti Mallofagi, Odonati e negli ultimi anni, gli Emitteri Psilloidei. Le prime attività di naturalista le svolse nella natia Rovereto, dove compì gli studi pre-universitari, dedicandosi ad esplorazioni speleologiche della fascia prealpina, allora ai primordi, e scoprendo numerose specie di insetti cavernicoli. La sua serietà di scienziato e l'impegno che metteva in ogni attività, ne fecero  un ottimo Maestro, che sapeva addentrarsi in ogni campo delle Scienze Naturali ed essere un'ottima guida per chi aveva la fortuna di essergli al fianco.

Lo conobbi quando frequentavo il Liceo di Rovereto e potei vivere quei tempi in cui il Prof. Conci, il più anziano Maestro Livio Tamanini, il prof. Sandro Ruffo di Verona , il più giovane Gino Tomasi di Trento e diversi altri riuscivano ad "allevare" gli allora giovani aspiranti naturalisti, sollevando interessi ed entusiasmi destinati a durare nel tempo.  In seguito, potei constatare con gioia che il mio affetto e la stima per il prof. Conci erano ampiamente condivisi da numerosi naturalisti romagnoli, che lo avevano incontrato anche solo occasionalmente. Negli ultimi anni aveva progressivamente abbandonato l'entomologia attiva, mantenendo tuttavia fin verso la fine la lucidità e la curiosità per il mondo attorno a noi. Alla figlia Erica, che con abnegazione e sacrifici lo ha assistito negli anni del declino fisico, rivolgiamo un pensiero di affetto e le più vive condoglianze.

Fernando Pederzani

COMUNICHIAMO

 

Il prof. Sandro Pignatti, professore emerito presso l’Università di Roma “La Sapienza” e nostro recentissimo Socio Onorario, ci ha inviato questo appello:

 

Appello per la sostenibilità

maggio 2011

 

I tragici eventi delle ultime settimane, in Giappone ed in Libia, ci mettono di fronte in maniera drammatica ad un fatto, già largamente previsto: l’intrinseca fragilità del sistema industriale e commerciale che sostiene l’economia globalizzata. Questo sistema si mantiene in funzione mediante processi di grande complessità, che richiedono strutture sempre più complesse.

 

Il sistema, reggendosi su un continuo accumulo di ordine, si allontana sempre più dall’equilibrio. Si è sviluppata una tecnologia adatta a produrre e gestire giganteschi flussi energetici con impianti di grandi dimensioni (hard technology): la dinamica intrinseca al sistema porta ad un continuo aumento di complessità, ma condiziona anche la fragilità di questo. Lo sviluppo orientato in senso neg-entropico, è la causa della crisi globale che si rende evidente attraverso disastri, conflitti armati, l’incapacità di eliminare lo squilibrio nord/sud e la fame nel mondo.

 

A Fukushima una centrale nucleare è in crisi, in Libia si combatte una guerra: sono due aspetti dello stesso problema. Con l’aumento della complessità degli impianti e dei flussi energetici per mantenerli attivi, la vulnerabilità del sistema è aumentata e continuerà ad aumentare. Si arriva alla conclusione che questo modello di sviluppo è insostenibile a lungo termine. La conseguenza più evidente, è il cambio climatico che, mantenendo la dinamica dell’ultimo ventennio, potrebbe innescare in tempi brevi processi irreversibili. Il sistema non può accrescersi in maniera illimitata.

 

Il pianeta, invece, ha una storia di sistema in stato stazionario. La biosfera esiste in forma comparabile a quella attuale da almeno 100 milioni di anni, durante i quali si è sviluppata in condizioni di sostanziale stabilità, rispetto alla periodicità dei singoli organismi, eventi anche drammatici come orogenesi o glaciazioni sono stati un’occasione per l’evoluzione biologica: anche la biosfera può essere interpretata come sistema complesso che funziona in stato stazionario.

 

Nel panorama globale, l’Italia è in una posizione difficile: dopo la crescita nel periodo del “miracolo”, c’è stato un lungo ristagno, e ora è iniziato il declino. Il tentativo di avviare un ampio programma nucleare appare velleitario. Si pone dunque il problema se esista una via alternativa, cioè se sia pensabile proporre un modello di sviluppo diverso, basato sulla riduzione dei consumi energetici e produzione di energia con impianti diffusi, in equilibrio con l’ambiente.

 

Oggi sappiamo che un sistema produttivo basato su energie sostenibili può affrancare il paese dalla dipendenza dal petrolio, concentrando gli sforzi verso il riassetto del territorio:

            messa a norma delle costruzioni e infrastrutture in tutto l’arco ad elevata sismicità, dalla Liguria alla Sicilia ed in alcuni distretti subalpini - in totale quasi 6 milioni di italiani, oggi esposti al rischio sismico

            messa in sicurezza dell’immenso patrimonio artistico e culturale diffuso nel paese

            realizzazione della rete di parchi nazionali ed aree protette, per la salvaguardia della biodiversità, per la stabilità dei bacini idrici e per un uso corretto del territorio.

             

E’ possibile passare ad un’economia in condizione stazionaria, che realizzi un tenore di vita adeguato per una popolazione in equilibrio demografico: una meta ambiziosa, che richiede uno sforzo nella ricerca finalizzata. 

 

I promotori di questo appello credono che, particolarmente per il sistema Italia, sia necessario passare dall'attuale modello di sviluppo basato sull'aumento dei consumi di ogni tipo di risorsa ad un sistema stazionario basato sulla biocapacità e sulle energie rinnovabili.

 

Promotori dell'appello: Sandro Pignatti, Vincenzo Balzani

 

Primi firmatari: Enrico Alleva, Vincenzo Aquilanti, Giovanni Felice Azzone, Maria Bianca Cita, Carlo Doglioni, Ettore Fiorini, Giorgio Forti, Giovanni Giacometti, Sandro Graffi, Luciano Martini, Maria Francesca Matteucci, Maurizio Prato, Giuseppe Orombelli, Ettore Pacini, Giorgio Parisi,  Francesco Sassi, Giovanni Seminara, Giancarlo Setti.

 

Eventuali adesioni possono essere inviate \a <sandro.pignatti@gmail.com>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Incontri e proiezioni

Le serate Naturalistiche di Via Cogollo

- Calendario del primo semestre 2011 -

E’ ormai prassi consolidata trovarsi due sere al mese nella casa di campagna in via Cogollo a Bagnacavallo. Il primo incontro è previsto nel primo martedì feriale dove un socio o un amico illustra un tema naturalistico con l’ausilio di audiovisi*. Il secondo incontro è fissato al terzo martedì feriale. Questo ultimo è a carattere colloquiale: un confronto di opinioni e di vicende legate alle nostre esperienze naturalistiche.

 

Martedì 6 settembre 2011

         Venezuela 2009: una vacanza diversa

   a cura di Giovanni Rivalta

 

► Martedì 4 ottobre 2011

                   Attenti al lupo !

     a cura di Giampiero Semeraro

 

►Martedì 8 novembre 2011

                   Le piante delle nostre valli, tra mito e realtà

    a cura di Giancarlo Marconi

 

►Martedì 6 dicembre 2011

                   La flora del podere Pantaleone

    a cura di Sergio Montanari

……………  

*Gli incontri sono di norma allietati da vino e “mangiarini” vari.

      I temi delle proiezioni potranno subire variazioni per cause di forza maggiore, anche senza preavviso.

      Coloro che hanno materiali su temi naturalistici o su viaggi a carattere paesaggistico/naturalistico e sono disponibili per proiezioni possono contattare Ilvio Bendazzi (tel. 0544 520366).

 

Come raggiungere la casa di via Cogollo n° 27

v     Dalla SS 16 (Reale): a Mezzano svoltare sul Lamone e proseguire oltre l’abitato di Villanova per circa 800 m poi svoltare a destra in via Cogollo, direzione Bagnacavallo. La casa è davanti alla prima via a sinistra (Trav. Zorli)  dopo circa Km 1,5.

v     Dalla  SS 253 (S. Vitale):  svoltare dopo il Lamone in direzione Traversara, poi in direzione Villanova per circa 3 Km quindi deviare a sinistra in via Cogollo direzione Bagnacavallo. La casa è davanti alla prima via a sinistra ( Trav. Zorli ) dopo circa Km 1,5.

v     Faenza/Lugo/Bagnacavallo: girare a sinistra al semaforo di Bagnacavallo posto sulla S.Vitale poi sempre dritto per imboccare via Cogollo, direzione Villanova. Siamo nella casa di fronte alla Trav. Zorli (3° strada a destra) dopo 4 Km da Bagnacavallo. 

 

***

 

Serate a Villa Orestina

 

La Società per gli Studi Naturalistici della Romagna

in collaborazione con la

Scuola di Pratica Agricola "F. Caldesi"

organizza

quattro incontri serali (ore 21) a Faenza presso

la Villa Orestina

- via Castel Raniero, n.32

 

 

- il mondo vegetale del passato -

 

Mercoledì 19 ottobre -  "Gli alberi del podere"   -

le piante coltivate attorno alle nostre case coloniche e perché

Relatore:  Prof. Alessandro Baldini (della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna)

 

Mercoledì 26 ottobre -  "Fotoconfronti" -

i paesaggi di oggi e quelli di ieri attraverso le immagini dell'archivio fotografico di Pietro Zangheri

Relatori:  Dott. Nevio Agostini e dott. Davide Aberti (del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi)

 

il mondo vegetale di oggi -

 

Mercoledì 9 novembre -  " Il progetto RI.V.I.V.R.O' in Romagna" -

il primo ampio progetto in Italia di recupero e reintroduzione di specie rare e in via di estinzione

Relatore:  Roberto Fabbri (della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna)

 

Mercoledì 16 novembre  -  "Piante minacciate di estinzione in Italia" -

incontro con l'autore dell'omonimo "libro rosso" fotografico

Relatore:  Dott. Giancarlo Marconi ( del CNR di Bologna)

 

 

* * *

 

 

 

 

 

 

Serate a Cesena presso il Museo di Scienze Naturali

Piazza Zangheri, 6 (ore 21)

 

La Società per gli Studi Naturalistici della Romagna

in collaborazione con “Via Terrea”

organizza tre incontri serali su aspetti geologici-paleontologici della Romagna

 

Giovedì 3 Novembre 2011

Grotte e speleologi nella vena del gesso romagnola

a cura di Piero Lucci

 

Giovedì 10 novembre 2011

Un lunghissimo viaggio nel tempo: fossili e rocce della Romagna occidentale

a cura di Marco Sami

 

Giovedì 17 novembre 2011

Aspetti del mare pliocenico nella Romagna occidentale

a cura di Cesare Tabanelli

 

 

MAGNAZZA D’AUTUNNO

Domenica 16 Ottobre 2011 – alle 12.30

Al Ristorante “La Cucòma”

Via Molinaccio 175- S.Pancrazio (Russi - RA)

 

Menù

Antipasto freddo

Sardoncino “scottadito”

Guazzetto con polpo o calamaro con piselli

Frutti di mare: vongole e cozze al sugo

Risotto bianco al limone con gamberi

Tagliolini con nero di seppia o, come ripiego, gnocchetti bianchi di patata al sugo di Comacchio

Sorbetto al limone (per intervallo)

Grigliata mista

Vino in bottiglia: Falanghina e Pignoletto

Dolci vari

Caffè, acque minerali, grappe e digestivi

 

PREZZO 42 EURO

Per chi vuole ritrovo alle ore 11.00 per le tradizionali chiacchiere naturalistiche

 

Ė necessario prenotare entro mercoledì 12 ottobre

- con e-mail: info@ssnr.it

-telefonando: a Semprini (0543 66038), a Pederzani (0544 212250), a Contarini  

                      (0545 61079), a Tabanelli (0545 30674).

-scrivendo: Soc. Studi Naturalistici della Romagna- c.p. 144, 48012 Bagnacavallo.

 

 

 

La cena del solstizio d’estate

Domenica 26 giugno a “Ca’ Segurini” (http://www.museoetnosguri.it/wordpress/)in Savarna-Ravenna si è svolta la tradizionale cena del solstizio d’estate. Erano presenti, fra soci e rispettivi famigliari, una cinquantina di partecipanti e la “casa museo” del nostro socio Romano e della consorte Maria Rosa, ha fatto da cornice ad una piacevolissima serata allietata da uno spettacolo lirico nell’aia.

La Società desidera ringraziare i coniugi Segurini per la loro grande e risaputa ospitalità, i soci che si sono adoperati nell’allestimento della cena e soprattutto tutte le signore che  si sono prodigate nella realizzazione delle varie e ottime pietanze.

 

 

 

 

PUBBLICAZIONI

 

Recensioni

 

AA.VV., 2011 – Speleologia e geositi carsici in Emilia-Romagna. A cura di Piero Lucci e Antonio Rossi, Ed. Pendagron. Regione Emilia-Romagna, 447 pp.

 

I gessi dell’Emilia-Romagna costituiscono un insieme di ambienti carsici di grande interesse scientifico, storico e paesaggistico. Al loro interno sono stati riconosciuti numerosi elementi geologico-geomorfologici di elevato pregio scientifico e ambientale, a questi si dà il nome di geositi. Si tratta di beni naturali delicatissimi e non rinnovabili per cui occorre promuovere a tutti i livelli la giusta sensibilità per la loro salvaguardia, compito non facile quando questa viene in contrasto con interessi speculativi e una ignoranza umana diffusa. Essi comprendono ambienti ipogei di non facile accessibilità se non agli addetti ai lavori: gli speleologi. Questo potrebbe giustificare la sopracitata ignoranza, ma siamo in pieno ventunesimo secolo con problemi ambientali planetari. La risposta a tali problemi deve partire in primis dalla salvaguardia del nostro territorio e per questo la sua mancata conoscenza ormai non è più giustificabile! In nostro aiuto viene questo bellissimo volume, edito dalla Regione Emilia-Romagna e curato da Piero Lucci e Antonio Rossi, che si propone “di far conoscere ad un sempre più vasto pubblico l’originale e fragile patrimonio carsico epi- e ipogeo  presente nella nostra regione affinché sia protetto e salvaguardato con la massima cura…” Il volume ha tutti i presupposti perché l’obiettivo sia raggiunto i, la veste grafica poi è invitante, le fotografie ottime e numerose. I capitoli, scritti da esperti diversi a seconda della disciplina trattata, spaziano dalla geologia al paesaggio, alla illustrazione della vita nascosta nelle cavità del sottosuolo, alla frequentazione storica dell’uomo delle grotte, alla attività estrattiva del gesso ed al patrimonio speleologico dell’Emilia Romagna. Per ultimo vengono illustrati e descritti 41 geositi carsici localizzati dalla provincia di Reggio Emilia fino al riminese. Scritto con un linguaggio accessibile, ma rigorosamente scientifico, presenta alla fine un glossario tematico di aiuto al lettore.

C. Tabanelli

 

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Gallai G. & L. Rook, 2011. Propotamochoerus provincialis (Gervais, 1859) (Suidae, Mammalia) from the latest Miocene (late Messinian; MN13) of Monticino Quarry (Brisighella, Emilia-Romagna, Italy). Bollettino della Società Paleontologica Italiana, 50(1): 29-34.

 

Da quando nell’ormai lontano 1985 Antonio Benericetti di Zattaglia (Tonino per gli amici) scoprì, nell’ex cava di gesso del Monticino (Brisighella), i resti di una paleofauna tropicale di vertebrati continentali del Messiniano finale, diversi articoli scientifici ed un convegno internazionale (Faenza 1988) hanno attestato la grande rilevanza scientifica di quella scoperta. Questi resti testimoniano la presenza, 5 milioni e 400 mila anni fa, di una sessantina di piccoli e grandi mammiferi (antilopi, mastodonti, iene, sciacalli, scimmie…), rettili (coccodrilli, varani…) e anfibi.  Sono state descritte 5 specie nuove per la scienza. L’articolo di Gallai e Rook dell’Università di Firenze, completa la descrizione di questa paleofauna con la segnalazione di un suidae, Propotamochoerus provincialis (Gervais, 1859), la cui presenza era già conosciuta per il Miocene superiore d’Europa. La morfologia postcraniale di questo genere primitivo era poco conosciuta e i resti del Monticino hanno permesso di migliorarla. L’articolo, nei ringraziamenti, ricorda oltre Tonino, anche Marco Sami, e Giampaolo Costa, imprescindibili operatori del Museo Civico di Scienze Naturali di Faenza dove è conservata questa importantissima collezione.

C. Tabanelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Biblioromagna

[ (*) nostro socio]

 

 

(Vengono omessi i lavori pubblicati sui nostri Quaderni di  Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna)

 

GEOLOGIA

Vigliotti L., A. Asioli, C. Bergami, L. Capotondi & A. Piva, 2011. Magnetic

         properties of the youngest sapropel S1 in the Ionian and Adriatic Sea: inference

for the timing and mechanism of sapropel formation. Italian Journal of Geosciences, 130 (1): 106-118.

 

ENTOMOLOGIA

*Pesarini F., 2009 . Contributo preliminare sugli Imenotteri Terebranti (non Evanioidei) della collezione Campadelli (Hymenoptera, Apocrita, Parasitica). (Catalogo sistematico della Collezione Campadelli. VII contributo). Annali del Museo civico di Storia naturale di Ferrara. Vol. 11 (2008): 3-115.

 

PALEONTOLOGIA

Ceregato A., D.Scarponi . & G. Della Bella, 2010. The Neogene mollusk type material from the collection of Lodovico foresti preserved in the “Giovanni Capellini” Museum of Geology of Bologna University, Italy. GeoActa, vol. 9: 51-65.

 

Gallai G. & L. Rook, 2011. Propotamochoerus provincialis (Gervais, 1859) (Suidae, Mammalia) from the latest Miocene (late Messinian; MN13) of Monticino Quarry (Brisighella, Emilia-Romagna, Italy). Bollettino della Società Paleontologica Italiana, 50(1): 29-34.

 

Vaiani S. C., 2010 – Miliolidae (benthic foraminifera) distribution and relative sea-level variation during the Holocene transgression from subsurface deposits of the Po Rive delta Italy). GeoActa, vol. 9: 43-52.

 

SPELEOLOGIA

AA.VV., 2011 – Speleologia e geositi carsici in Emilia-Romagna. A cura di Piero Lucci e Antonio Rossi, Ed. Pendagron. Regione Emilia-Romagna, 447 pp.

 

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ELENCO DEI SOCI    PAGG. 17-35

parte omessa nella versione on-line per ragioni di privacy

 



[1] Berio E. 1973. Renato Galassi. Memorie Società Entomologica Italiana. Vol. 52, pp  59-60.